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RESTAURO DI UN RIVESTIMENTO PARIETALE
IN CUOIO POLICROMO GOFFRATO


Raro esempio di parati in cuoio collocati all'ingresso di Palazzo Bolognetti
(Circolo Bononia, Bologna)

RELAZIONE DI RESTAURO
 

PROPRIETà: Privata, Circolo Bononia via Castiglione n.1, Bologna COMUNE: Bologna
RESTAURATORE: Laboratorio Post-scriptum, Laboratorio degli Angeli Angeli S.r.l.
DATA DI INIZIO RESTAURO: 15 luglio 2009
DATA DI FINE RESTAURO: 28 agosto 2009

OGGETTO: Rivestimento parietale situato nella sala d’ingresso del circolo costituito da pannelli di formato rettangolare in cuoio policromo e goffrato, accostati e/o incollati tra loro attraverso sovrapposizioni lungo il loro perimetro e fissati al muro nella parte superiore con listelli inchiodati e fissati con chiodi direttamente al muro, nella parte inferiore e anche in alcuni punti centrali.


MISURE (in cm): formati maggiormente riscontrati ca 60x43 e 50x29


STATO DI CONSERVAZIONE DELL'OPERA:

In tutta la sala si riscontrano ondulazioni del rivestimento dovute sia al tipo di montaggio (adesione al muro lungo le zone perimetrali dei pannelli con colle e chiodi), sia alla struttura stessa del materiale che, per sua natura, interagisce con le variazioni di umidità e temperatura dell’ambiente interno/esterno. Tali ondulazioni sono infatti dovute all’alta igroscopicità del cuoio e, oltre a non poter essere completamente eliminate, possono aumentare o diminuire a seconda dell’umidità relativa dell’ambiente esterno.

Tutta la superficie in cuoio presentava notevoli depositi di polvere e alcune “colate” di sostanze materiche scure che avevano macchiato localmente il cuoio .


Particolare con ondulazioni in prossimità  dellangolo allentrata della stanza e colate materiche


I pannelli più bassi, in prossimità della lampade al neon, avevano subito un forte degrado causato dal calore emesso dal sistema di illuminazione, per cui si presentavano fortemente ossidati e indeboliti strutturalmente.



Esempio di indebolimento in prossimità delle fonti luminose

e particolare ingrandito


In alcune zone, particolarmente danneggiate, era stato posto del nastro adesivo che si presentava parzialmente staccato e aveva causato imbrunimenti e spellature della superficie.

Esempi di porzioni sommariamente risistemate con nastro adesivo


Nella zona sovrastante l’ingresso (la parete che dà sull’androne, dove si trova porta di entrata) circa quindici pannelli erano stati interessati da una percolazione d’acqua, proveniente dal piano superiore. L’umidità aveva generato numerosi distacchi, lacune e deformazioni del cuoio, nonché delle antiestetiche macchie ad andamento verticale che avevano notevolmente compromesso la lettura dei decori.



Percolazione e particolare ingrandito

Vi erano, infine, numerosi danni meccanici, in particolare lacerazioni, crettature, allentamenti e fenomeni di decoesione della grana dal derma, sollevamenti e distacchi delle sovrapposizioni tra i pannelli e ondulazioni da tensionamento difettoso. Tali danni erano particolarmente concentrati in corrispondenza della parte centrale, interessata dalla percolazione d’acqua e in prossimità del soffitto.


 

Stato conservativo del derma

INTERVENTI DI RESTAURO PRECEDENTI:

I pannelli adiacenti allo stipite della porta d’ingresso, essendo quelli più degradati, erano stati interessati da un precedente intervento di restauro/manutenzione, a seguito del quale erano stati parzialmente supportati da una tela a trama fine di tono marrone scuro con un collante di natura vinilica non idoneo alla conservazione.


Particolare di uno dei pannelli intelati e particolare ingrandito,

in cui è possibile intravedere la tela di supporto

METODOLOGIE DI RESTAURO


Per necessità tecniche, l’intervento è stato condotto in parte presso le sede del Circolo, in parte in laboratorio. Infatti, considerato lo stato precario di otto dei pannelli interessati dalla percolazione, si è deciso di staccarli e restaurarli in laboratorio, per poter eseguire degli interventi strutturali che non sarebbe stato possibile effettuare in loco. E’ stato, quindi, allestito il cantiere con un trabatello che permettesse di raggiungere le parti adiacenti al soffitto e agevolasse la temporanea rimozione dei listelli inchiodati nella parte superiore, intervento necessario allo smontaggio dei pannelli maggiormente degradati. Prima del distacco i pannelli sono stati numerati (da 0 a 7) e in seguito è stata eseguita un’attenta documentazione fotografica; per agevolare il rimontaggio dopo il restauro, inoltre è stato fatto un rilevo dei pannelli interessati:




Una volta terminato il restauro in laboratorio, i pannelli, già parzialmente ritoccati, sono stati ricollocati in sede e accordati sia strutturalmente che cromaticamente con il resto della parete.Gli interventi effettuati presso la sede del circolo non si sono limitati al recupero estetico tramite ritocco pittorico: tutte le pareti in cuoio della sala sono state interessate da una pulizia approfondita e dalle operazioni di rinsaldo delle zone abrase e parzialmente distaccate.

Si allega documentazione fotografica dell’intervento eseguito.



FASI DI RESTAURO ESEGUITE:


Interventi eseguiti presso la sede del circolo:


- Smontaggio dei listelli in legno della porta di accesso sovrammessi ad alcuni riquadri in cuoio e dei listelli in prossimità del soffitto;

- smontaggio di otto pannelli con l’aiuto di bisturi e spatole;

- pulitura del muro retrostante da residui di tela, polvere e adesivo;

- pulitura a secco con pennelli, gomme, bisturi, spatole e microaspiratore dell’intera superficie in cuoio;

- pulitura localizzata, nelle zone più imbrunite, per via umida con Tween 20 (sapone non ionico in soluzione al 2% in acqua) passato a tampone e successivamente rimosso con

acqua demineralizzata;

- trattamento di pulitura dell’intera superficie della stanza con crema neutra addizionata con tensioattivi;

- risarcimento delle lacune con inserti di cuoio di vitello conciato al vegetale, di tono neutro;

- foderatura localizzata con cuoio applicato sul verso per ottenere la chiusura di tagli e strappi di notevole dimensione con colla mista (amido di grano e Tylose MH300P) e successiva integrazione anche dal recto (come da voce seguente);


- ove necessario, integrazione dal solo recto di strappi e lacune di piccole dimensioni effettuata con carta giapponese con colla mista (amido di grano e Tylose MH300P);

- abbassamento delle spellature e delle crettature della pelle su recto con colla mista (amido di grano e Tylose MH300P);

- ove sollevate, incollaggio delle sovrapposizioni tra i pannelli con colla mista (amido e Tylose MH300OP) applicato a pennello e a spatola;


- nel caso in cui non era possibile rigiuntare le sovrapposizioni per mancanza di materia, sono stati realizzati dei “prolungamenti” in cuoio applicati con colla mista (amido di grano e Tylose MH300P);

- rinforzo delle parti lacerate e frammentarie adiacenti ai chiodi di montaggio con colla mista (amido di grano e Tylose MH300P);


- rimozione del nastro adesivo con solvente organico neutro e successivo restauro con inserti in cuoio applicati con colla mista (amido di grano e Tylose MH300P);


- rimontaggio dei pannelli restaurati in laboratorio: fissaggio alle pareti tramite chiodi in acciaio inossidabile fermati alle fasce perimetrali appositamente applicate in laboratorio, incollaggio dei pannelli tra loro lungo le porzioni che dovevano sovrammettersi con colla mista (amido, Tylose MH300P e Plextol B500 in proporzione 50:40:10);

- integrazione pittorica delle abrasioni/lacune con colori a vernice per restauro; 


- completamento e raccordo della ricostruzione pittorica già iniziata in laboratorio sugli 8 pannelli distaccati e rimontati, con colori a vernice per restauro ;

- applicazione di cera di finitura a base di olio di piede di bue, lanolina e cera d’api;

- rimontaggio dei listelli in legno e dei profili della porta.


   Interventi eseguiti in laboratorio sugli 8 pannelli smontati:


- pulitura del verso a secco: rimozione di vecchi restauri (tela marrone) con spatole , bisturi e carta abrasiva

- rimozione di tracce di adesivo e di altre sostanze presenti lungo zone di sovrammissione tra un pannello e l’altro: a secco con bisturi e spatole, per via umida con solventi organici

neutri:;

- pulitura a secco del recto con pennelli, gomme, bisturi, spatole e microaspiratore;

- pulitura localizzata per via umida del recto con white spirit a tampone;

- ulteriore pulitura localizzata per via umida Tween 20 passato a tampone e successivamente rimosso con acqua demineralizzata;

        - recupero della planarità dei riquadri mediante umidificazione per capillarità                        attraverso Gore-Tex (“a sandwich”), finalizzata altresì alla reidratazione e al      miglioramento del grado di elasticità e resistenza meccanica dell’opera

- inserimento dei riquadri tra carte assorbenti e tessuto non tessuto e posizionamento sotto peso per l’asciugatura;

- foderatura integrale in cuoio (lasciando dei margini in eccesso utili al successivo rimontaggio a parete) dei pannelli 6 e 7 con colla mista amido, Tylose MH300P e Plextol B500 (50:40:10)


- applicazione di falsi margini in cuoio (necessari per il futuro rimontaggio a parete) ai pannelli 0 e 5 con colla mista amido, Tylose MH300P e Plextol B500 (50:40:10)

      - abbassamento delle spellature della pelle su recto con colla mista amido e   
Tylose, applicato a pennello e a stecca;

- ove assente, ricostruzione del motivo floreale tramite spolvero;

- integrazione pittorica delle abrasioni/lacune mediante colori a vernice.



Applicazione di tela in poliestere su tavola aspirante:

  I panelli 1, 2, 3, 4 non sono stati divisi tra di loro percfortemente adesi e degradati; si è deciso di risarcire le lacune presenti dal verso con cuoio e di foderarli con una tela poiché, date le notevoli dimensioni dellinsieme, un supporto in cuoio integrale (come scelto per i numeri 6 e 7) sarebbe risultato troppo spesso. E stata, pertanto, effettuata una foderatura integrale con tela in poliestere su tavola aspirante con Plextol B500 addensato con 1% di Klucel G. Tale collante era stato precedentemente applicato sulla tela di supporto già tirata su telaio interinale ed è stato poi riattivato con Etil-acetato, in fase di foderatura, per garantire una migliore reversibilità.

    Due immagini del rivestimento parietale ad interventi di restauro completati:

CS_12

Bologna, 15 settembre 2009

Laboratorio Post-Scriptum

Carlotta Zanasi


Laboratorio degli Angeli S.r.l.

Camilla Roversi-Monaco


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